I Paesi del Tè

Il tè è un prodotto agricolo e come tale legato a latitudine, altitudine, clima, irraggiamento, terreno, tipologia di coltivazione e modalità di lavorazione. Nel mondo troviamo allora tanti tè e, seppur la pianta sia la stessa camellia sinensis ( le varietà principali sono la sinensis e l'assamica), abbiamo molti cultivar che producono tè con personalità molto diverse.

Questi sono i paesi che abbiamo selezionato e dove abbiamo potuto trovare tè biologici certificati, tè di alta qualità, alcuni biodinamici e molti provenienti dal commercio equo e certificati WFTO (World fair trade organisation)

Taiwan

Taïwan / New Taipei

Per gli amanti dei tè blu-verdi, noti anche come oolong, wulong o semi-fermentati, l’isola di Taiwan è un punto di riferimento. Questo paradiso del tè gode di un clima favorevole alla coltivazione della pianta del tè: il 60% del territorio è coperto di montagne, l’umidità è elevata e costante, gli sbalzi termici tra notte e giorno sono notevoli, tutte caratteristiche ideali per la Camellia Sinensis.

Inoltre la diaspora dei contadini del Fujian, particolarmente esperti nella produzione dei tè blu-verdi, ha fatto di Taiwan un luogo deputato alla produzione di tè oolong eccezionali. Le cultivar sviluppate sull’isola (Four seasons, Jin Xuan, Qing Xing, ecc) sono diventate famose.

Burkina Faso

Burkina Faso / Dano

Il gruppo Tupouor Baon Yin composto da 150 donne della regione di Dano nel Burkina Faso ha lanciato nel 2010 la coltivazione della Moringa Oleifera o albero del paradiso. Presente anche allo stato selvatico, le foglie di questo albero sono utilizzate nell’alimentazione per la sua ricchezza nutrizionale. La Moringa è un alimento che, per la sua ricchezza in vitamine e sali minerali, può aiutare la popolazione locale a lottare contro la malnutrione.

Cina

È il paese in cui è nato il tè come bevanda …

I tè cinesi provengono per la maggior parte dalla varietà Camellia Sinensis, che contiene meno tannini della varietà assamica. La Cina produce la più grande varietà di tè al mondo: tè bianchi, tè verdi, tè oolong, tè gialli, tè neri, tè affumicati, tè post-fermentati, tè profumati, ecc.

 

 

Giappone

Un processo di produzione basato sui sistemi tradizionali in uso da centinaia di anni nella regione di Kagoshima, nel sud del Giappone.

Il Giappone produce quasi esclusivamente tè verde, molto rinomato per il suo aroma delicato e tenero e per le sue innumerevoli virtù benefiche. I tè giapponesi sono ricchi di vitamina C, tonici e digestivi, indicati anche per il pasto o dopo pasto. I tè giapponesi da noi commercializzati sono coltivati secondo i metodi dell’agricoltura biologica nel sud del Giappone, nella regione di Kagoshima. Il processo di produzione è basato sui sistemi tradizionali in uso da centinaia di anni: si effettuano tre raccolti l’anno e i differenti periodi conferiscono al tè determinate caratteristiche qualitative e organolettiche. 

Il metodo di coltivazione, le condizioni climatiche ideali e l’eccellente terra vulcanica producono tè di altissima qualità. I coltivatori utilizzano il metodo chiamato kabusé (che in giapponese significa ombra): questo metodo consiste nel ricoprire le piante del tè per qualche settimana prima della raccolta, affinché le foglie non vengano bruciate dal sole. In questo modo il tè acquista un profumo intenso, un aspetto verde brillante e mantiene una grande concentrazione di sali minerali, vitamine e clorofilla.

Oltre ai tè kabusé, proponiamo anche il più pregiato dei classici tè giapponesi, il Gyokuro. Raro e prezioso  anche in Giappone,  proviene da piante ombreggiate al 90% per una ventina di giorni prima del raccolto primaverile. Questa tecnica permette di mantenere alti livelli dell’aminoacido teanina che dona un sapore più dolce ed ha un’azione distensiva che equilibria l’effetto tonificante della caffeina..

In seguito all’incidente nucleare nella centrale di Fukushima, molte persone sono preoccupate riguardo alla sicurezza dei tè giapponesi. Vorremmo innanzitutto precisare che i nostri tè provengono dalle piantagioni di Kagoshima, la punta più meridionale del Giappone, a oltre 1000 km in linea d’aria dalla zona dell’incidente. Al momento non si segnala alcuna contaminazione radioattiva: l’importatore effettua, oltre ai controlli sulla radioattività già in vigore in Giappone, ulteriori controlli in proprio .

India

È il maggior produttore di tè nero al mondo. Le regioni di produzione sono situate nel Nord e nel Sud del paese.

Le principali regioni produttrici sono:

Darjeeling

Questa regione si estende lungo la catena nord-est dell’Himalaya. Il tè viene coltivato sulle alte pendici dei monti: i giardini del tè sono infatti situati ad altezze tra i 1000 e i 2200 metri di altitudine, su ripidi pendii dove la meccanizzazione è impossibile. La raccolta si effettua perciò a mano e vengono selezionati soltanto i germogli più giovani e teneri.

I tè darjeeling, spesso conosciuti come gli champagne dei tè, hanno un aroma particolarmente ricco e sottile, una fragranza misteriosa che evoca le alte cime himalayane. La natura del suolo è eccezionale (poco calcarea), le notti sono fresche e nebbiose, l’irraggiamento solare è buono e l’aria è estremamente pura.

Quattro sono i raccolti:
Primaverile (first flush): da metà aprile a metà maggio, produce tè giovani dal profumo intenso e fiorito;
Intermedio (in between): associa la freschezza dei tè primaverili alla maturità dei tè estivi;
Estivo (second flush): da metà maggio a inizio luglio, produce tè vigorosi dai profumi pronunciati e dal gusto fruttato che ricorda il moscato e la pesca.
Autunnale (third flush): dopo il monsone estivo, i venti freschi di settembre permettono la terza raccolta. Produce tè a foglie grandi dal gusto rotondo, infusioni color rame da abbinare eventualmente a una nuvola di latte.

Nei  giardini da noi scelti si coltiva secondo i principi dell’agricoltura biologica, alcuni seguono la biodinamica e tutti sono certificati FAIR TRADE (WFTO). In relazione alla grandezza del giardino, vengono impiegati dai 250 ai 650 lavoratori, per la stragrande maggioranza di origine nepalese.

Giardini: Selimbong, Samabeong, Teesta farmers, Mineral Springs, Seeyok

Assam

Situata sulle rive del fiume Brahmaputra, tra il Tibet e la Birmania, con i suoi 2000 giardini è la più grande regione produttrice di tè al mondo. I tè di Assam sono caratterizzati da foglie larghe e grandi, dall’aroma pronunciato e dal gusto speziato e rotondo. La nostra selezione proviene da raccolti estivi e autunnali, dall’aroma potente e dal gusto maltato e zuccherato. Sono per eccellenza tè del mattino e si sposano molto bene con una nuvola di latte.

Giardini: Banaspaty,  Bherjan, Chardwar

Dooars

Situata nel Bengala occidentale, tra il Darjeeling e l’Assam, è una regione pianeggiante. Il tè cresce in mezzo ad elefanti e ruscelli di montagna, in prossimità di verdi foreste tropicali. Circa 160 piantagioni segnano il paesaggio, accanto a tre riserve naturali e una riserva di tigri.

Poche persone conoscono i tè Dooars, che non hanno la stessa fama di quelli dell’Assam nonostante gli somiglino molto per gusto e qualità. Sono essenzialmente tè per il mercato locale: il tradizionale chai, tè indiano al latte, si prepara proprio con i tè Dooars.

La produzione annua di tè è di circa 180 milioni di chilogrammi.

Giardino Putharjhora

Nilgiri Montagne Blu e Singampatti Rain Forest

I tè di queste regioni dell’India meridionale producono un’infusione rosso dorata dall’aroma speziato e raffinato, che ricorda il sapore dei tè dello Sri Lanka e la potenza dei tè dell’Assam. Sono tè adatti alla prima colazione e al tea-time del pomeriggio che accettano una nuvola di latte.

Giardini: Dunsandle, Manimuttar

Nepal

Il tè tra le più alte cime.

Nascosto tra le più alte cime del mondo, il Nepal è un crogiuolo di differenti paesaggi, individui, abitudini, culture e lingue. Benché rappresenti solo lo 0,1% della superficie terrestre, è al 25° posto in termini di biodiversità e possiede tutte le fasce climatiche presenti sulla terra. Nel 1842 un imperatore cinese offrì un prezioso regalo al primo ministro nepalese: semi di tè selezionati tra le varietà più fini. La coltura del tè cominciò l’anno dopo, nel 1843, nel distretto Est.

Kanchanjangha Tea Estate, primo produttore di tè certificato in Nepal, è anche certificato per il commercio equo e solidale dal 1984. I giardini di questa cooperativa coprono una superficie di 94 ettari, situati ad altitudini tra i 1150 e i 2015 metri, nel distretto di Panchthar, una regione ai piedi del monte Kangchenjunga. Il clima caldo e umido e le abbondanti piogge, insieme a un suolo ben drenato, sono elementi favorevoli che permettono la produzione di ottimi tè.

Sri Lanka

Chiamata l’isola del tè, produce tè dal gusto ricco, fruttato e corposo.

In Sri Lanka vengono prodotti ottimi tè neri, la cui infusione rosso brillante è adatta alla prima colazione o al tea-time, ma anche raffinati tè verdi. Come in India, i tè neri sono classificati in base alla regione, all’altitudine e ai gradi e la raccolta avviene tutto l’anno.

I nostri tè provengono principalmente dalla Small Organic Farmers Association (SOFA), una cooperativa situata nel massiccio montagnoso di Kandy. Il clima tropicale temperato dalla freschezza dell’altitudine, e l’alternanza di stagione piovosa e stagione secca, sono le condizioni ideali per ottenere tè di grande finezza. Fondata nel 1997, questa associazione raccoglie circa 800 piccoli produttori di tè neri e verdi, ma anche di spezie e piante aromatiche. I tè neri sono prodotti nell’Highgrown mentre tè verdi e spezie nel Middlegrown.

 

Vietnam

Un progetto tra minoranze etniche nel nord-ovest del Vietnam…

I tè vietnamiti provengono dai villaggi Suoi Bu, Ta Nanh e Lien Son, nella provincia di Yen Bai dove vivono le minoranze etniche dei H’Mong  e Dao. La raccolta delle foglie (le prime foglie e il germoglio) avviene arrampicandosi sui vecchi alberi del tè che crescono selvaggi nella foresta e possono raggiungere gli 8 metri di altezza. Le loro grandi foglie sono molto ricche di oli essenziali.  Il tè viene poi lavorato manualmente in minuscole fabbriche prive di corrente elettrica. La produzione di tè in questi villaggi costituisce un’alternativa alla coltivazione dell’oppio un tempo qui molto popolare.  La cooperativa Van Chan è certificata bio dal 2006.

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Ruanda

Tra il Congo e il lago Victoria, il Ruanda è conosciuto come il paese delle “mille colline”

La fabbrica del tè di Sorwathe situata nella regione di Rulindo ha aperto nel 1978, ottenuto la certificazione commercio solidale nel 2006 e nel 2012  la certificazione biologica. La regione gode di un clima piacevole, con piogge regolari e temperature miti permettendo così la produzione di tè biologici di alta qualità, vincitori di numerosi premi.

 

Sud Africa

Qui, a parte il trattore, tutto si svolge come in passato…

Rooibos
Il 98% del rooibos proveniene da enormi piantagioni nella regione del Cedarberg dove la raccolta e la lavorazione è molto meccanizzata. Il rooibos che proponiamo proviene invece da due piccole cooperative, Heiveld e Wuppertal, entrambe con certificazione equo solidale. Qui, a parte il trattore e l’uso di altri veicoli per il trasporto, tutto si svolge come in passato: la raccolta e la fabbricazione avvengono in modo artigianale.
La raccolta manuale, che assicura una selezione migliore delle foglie e rispetta la pianta, avviene una volta all’anno in modo da permettere alla pianta di rigettare e rifiorire prima del nuovo raccolto. Dopo la raccolta, le piante vengono tagliate finemente e ammucchiate all’aria aperta. Qui la traspirazione, ovvero il processo enzimatico, ne cambia il colore da verde a rosso-bruno. Le foglie vengono continuamente rigirate affinchè l’ossigeno raggiunga tutte le foglie. Le alte temperature estive sono essenziali per ottenere tè di qualità.

Sud America

due piante salutari

Lapacho
Il lapacho cresce allo stato selvatico nel cuore della foresta amazzonica nel Brasile.  Si esegue un taglio di 8 cm di corteccia; poi l’albero viene marchiato e lasciato riposare per tre anni affinchè possa rigenerarsi. Le comunità che vivono lungo il fiume sono incaricate della raccolta e trasformazione e con questa attività riescono a sopravvivere. Questo progetto di raccolta del lapacho fa parte di un progetto più vasto di salvaguardia della foresta amazzonica e dei suoi abitanti chiamato Hilea.
Mate
Il nostro mate proviene dalla regione di Santa Catarina nel sud-est del Brasile. E’ coltivato in piccoli appezzamenti protetti nel cuore della foresta, in prossimità di piante aromatiche e medicinali per ottenere un mate di grande qualità e al contempo preservare la biodiversità.
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Corea del Sud

La piantagione Seogwang, fondata nel 1984 è situata nell’isola vulcanica  Jeju-do, non lontano dalla penisola sudcoreana.
Dominata dal vulcano Hallasan,  questa bellissima isola a  un’ora di volo da Seul, ha un clima subtropicale con forti precipitazioni e aria frizzante e non ospita alcun insediamento industriale.  Le piantagioni di Seogwang si stendono su 53 ettari di terra vulcanica e producono tè biologici alla maniera giapponese, caratterizzati da un pronunciato sapore vegetale e un delizioso gusto iodato.
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Laos

Un  nuovo progetto di fair trade

I tè del Laos, benché ancora poco noti al grande pubblico, provengono da un paese che ospita ancora tra gli alberi del tè più antichi del mondo situati principalmente nella regione di Phonsaly, incuneata tra la Cina e il Vietnam. 

Abbandonati durante il protettorato francese, questi antichi alberi del tè sono veri e propri tresori  verdi.  In ragione dell’altitudine della regione (1400-1600 m) e del clima favorevole, questi alberi del tè possono raggiungere i 15-20 metri di altezza.