Giappone

Un processo di produzione basato sui sistemi tradizionali in uso da centinaia di anni nella regione di Kagoshima, nel sud del Giappone.

Il Giappone produce quasi esclusivamente tè verde, molto rinomato per il suo aroma delicato e tenero e per le sue innumerevoli virtù benefiche. I tè giapponesi sono ricchi di vitamina C, tonici e digestivi, indicati anche per il pasto o dopo pasto. I tè giapponesi da noi commercializzati sono coltivati secondo i metodi dell’agricoltura biologica nel sud del Giappone, nella regione di Kagoshima. Il processo di produzione è basato sui sistemi tradizionali in uso da centinaia di anni: si effettuano tre raccolti l’anno e i differenti periodi conferiscono al tè determinate caratteristiche qualitative e organolettiche. 

Il metodo di coltivazione, le condizioni climatiche ideali e l’eccellente terra vulcanica producono tè di altissima qualità. I coltivatori utilizzano il metodo chiamato kabusé (che in giapponese significa ombra): questo metodo consiste nel ricoprire le piante del tè per qualche settimana prima della raccolta, affinché le foglie non vengano bruciate dal sole. In questo modo il tè acquista un profumo intenso, un aspetto verde brillante e mantiene una grande concentrazione di sali minerali, vitamine e clorofilla.

Oltre ai tè kabusé, proponiamo anche il più pregiato dei classici tè giapponesi, il Gyokuro. Raro e prezioso  anche in Giappone,  proviene da piante ombreggiate al 90% per una ventina di giorni prima del raccolto primaverile. Questa tecnica permette di mantenere alti livelli dell’aminoacido teanina che dona un sapore più dolce ed ha un’azione distensiva che equilibria l’effetto tonificante della caffeina..

In seguito all’incidente nucleare nella centrale di Fukushima, molte persone sono preoccupate riguardo alla sicurezza dei tè giapponesi. Vorremmo innanzitutto precisare che i nostri tè provengono dalle piantagioni di Kagoshima, la punta più meridionale del Giappone, a oltre 1000 km in linea d’aria dalla zona dell’incidente. Al momento non si segnala alcuna contaminazione radioattiva: l’importatore effettua, oltre ai controlli sulla radioattività già in vigore in Giappone, ulteriori controlli in proprio .