la parola Tè (in italiano scritta senza h) o tea, thé, tee ecc (in altre lingue europee), è diversa dalla parola Cha, tè in cinese, come se si trattasse di due bevande diverse.
In realtà è sempre l’infuso di Camellia sinensis ma a seconda della via commerciale seguita nei secoli scorsi, continentale o marittima, troviamo due radici diverse.
I paesi europei che, ad eccezione di Portogallo e Russia, hanno conosciuto il tè per via marittima, utilizzano parole che cominciano con la lettera t, di derivazione dal cinese del sud t’e o dal malese teh. I paesi che hanno conosciuto il tè per via continentale utilizzano tcha o cha, termine del cinese classico. E’ il caso di Russia, Tibet, Giappone, Turchia, India, Iran.
In India il tè è conosciuto come chai, soprattutto nella variante speziata con latte e zucchero.
CHAIMANDIR è composto da CHAI, appunto tè, e MANDIR, termine sanscrito che designa un tempio, una casa, una dimora.